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Deep linking nelle app Android e iOS

Deep linking nelle app Android e iOS

Negli ultimi mesi abbiamo parlato di link interni. Sono presenti nel mondo delle app da molto tempo, e sopratutto negli ambienti web, è per questo importante essere chiari su come funziona per le applicazioni. Cominciamo dall’inizio: Che cosa sono i link interni? E come si applica il deep linking nelle applicazioni Android e iOS? I ragazzi di Branch.io lo definiscono in questo modo:

Un deep link è un link che porta a un contenuto specifico all’interno dell’app (o del web)

Per spiegarlo in una maniera più visiva, vediamo nell’immagine in basso, un esempio di deep linking su una pagina web:

  1. Esempio di URL profondo: https://www.amazon.es/Deportiva-Impermeable-Sumergible-Accesorios-M%C3%BAltiples/dp/B01N6L87A6. E’ un link che ci porta ad un prodotto all’interno del sito Amazon.
  2. Esempio di URL poco profondo: https://www.amazon.es/. Si tratta di un link alla home page del sito Amazon.

 

Pagina esempio di Amazon
Immagine di Amazon

Che succede con il deep linking per le app Android e iOS?

Il problema è che quando si condivide una URL con qualcuno – un amico, un familiare, un conoscente, ecc – nel momento in cui si apre, si vedrà il prodotto dal browser, nella versione mobile del web. Questo accade anche se l’utente ha l’applicazione scaricata sul suo dispositivo. Ciò significa che i collegamenti web deep non sono compatibili con le app native. In questo caso, l’utente dovrebbe aprire la sua applicazione e guardare al suo interno il prodotto.

Che possiamo fare?

La soluzione è creare un deep linking specifico per le apps, link che puntano direttamente al contenuto all’interno dell’applicazione. Ciò significa che, se si desidera condividere un prodotto all’interno dell’applicazione, il link aprirà il contenuto del prodotto e non la home page dell’applicazione.

 

 

Schermata principale Android con icone
Immagine di Suika Ibuki da Unsplash

Differenti tipi di deep link

1. Basic Deep Links

Vengono aperti solo se il destinatario dispone dell’applicazione. In questo caso appare un messaggio che permette di aprire il link nell’applicazione.

In caso contrario l’utente non sarà in grado di accedere al contenuto. Avrà bisogno di cercare e scaricare l’applicazione dal negozio, sia Google Play o App Store, e riaprire il link per accedere al contenuto. I deep link tradizionali sono i più usati perché già usati da più tempo tra le app.

schema funzionamento deep links
Immagine da Linkedin

 

2. Deferred Deep Links

In questo caso, il link porterà al contenuto in qualsiasi caso. Se si dispone già dell’applicazione, verrà semplicemente visualizzato il contenuto nel dettaglio all’interno dell’applicazione nativa.

Nel caso di Deferred Deep Links, se l’utente non ha l’applicazione installata, il collegamento porterà alla pagina di download dell’applicazione nel rispettivo ‘store’. Una volta installata l’applicazione, è possibile accedere direttamente al contenuto condiviso.

3. Contextual Deep Links

Questo tipo di collegamento ha la stessa funzionalità dei Deferred Deep Link, ma ha anche molti altri vantaggi. Questo tipo di collegamento memorizza informazioni sulla pagina dove è diretto l’utente, dove ha cliccato, chi ha condiviso il collegamento e altre informazioni.

I Contextual Deep Links aggiungono informazioni molto rilevanti sia per gli sviluppatori app che per gli utenti. Queste informazioni permetteranno ai creatori di app di aggiungere contenuti personalizzabili e pagine di benvenuto o di riferimento. Indubbiamente, molto utile per migliorare l’esperienza dell’utente.

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Deep linking in iOS: Universal Links

Con l’avvento di iOS 9.0, Apple ha lanciato i cosiddetti link universali. Questa soluzione ha voluto risolvere la mancanza di funzionalità degli schemi URI (Uniform Resource Identifier) per i deep link nelle app.

In questo caso, gli Universal Links sono collegamenti web standard che puntano sia al web che a una parte del contenuto all’interno dell’applicazione. Permettono di aprire direttamente all’interno dell’app il link, a patto che sia già installata nel dispositivo mobile. Nel caso in cui l’app non fosse installata, si aprirà la versione web del contenuto attraverso Safari.

E’ interessante sapere che secondo lo studio di Branch.io si indica che gli Universal Links aumentano la conversione fino ad un 40%.

Deep linking in Android: App Links

Gli App Links di Google, sono l’equivalente Android degli Universal Links di iOS. In realtà, funzionano in modo molto simile: sono collegamenti web standard che puntano a un sito web e un pezzo di contenuto all’interno dell’applicazione. Si traduce anche in una migliore esperienza dell’utente. Tuttavia, stanno avendo un’adozione molto lenta, perché non tutte le versioni Android lo supportano.

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Immagine di Affordable SEO Software da Flickr

Deep Linking anche su Facebook

Facebook ha creato gli App Links nel 2014 come standard per risolvere i limiti degli schemi URI deep link. Questi collegamenti alle app presentano due componenti essenziali:

  1. Metatags che vengono aggiunti al sito web di destinazione in formati di collegamento “http://”. Questi tag specificano l’URI del contenuto all’interno dell’applicazione nativa. Oltre a indicare il comportamento nel caso in cui l’applicazione non è installata.
  2. Un sistema di routing per l’apertura dei link. Questo sistema controlla la destinazione del link prima di aprirlo. Come per altri collegamenti, esegue il comando all’interno dell’applicazione nativa o esegue il comportamento specificato diversamente.

Ecco alcuni esempi di applicazioni che utilizzano deep linking in Android e iOS. Anche se funziona in modo molto simile su tutte le piattaforme, ogni tipo ha un background tecnico differente.  Soprattuto in termini di esperienza utente e usabilità, è ancora da implementare nel mondo delle app.

Tuttavia, per fare questo, avrai bisogno di uno sviluppatore che sappia come funziona il deep link, dal momento che in molti casi si coinvolge la ottimizzazione di web e mobile.

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